domenica 10 ottobre 2010

Il "Giornale": uno strumento di potere

L'hanno capito tutti. Anche alcuni giornalisti fanno uso della tattica utilizzata da Bossi. Prima offendono, minacciano e provocano, poi qunado qualche magistrato li mette davanti alle loro responsabilità, loro fanno marcia indietro dicendo: non avete capito, ci conosciamo da tanto tempo, era tutto uno scherzo. Insomma la stessa tattica usata dal signor Bossi quando offende la bandiera italiana (la nostra, non la sua), quando chiama "porci" gli abitanti della nostra (non la sua) capitale e poi finisce che il sindaco (?) di Roma lo invita a far pace. Come? Mangiando, meglio di così. Il signor Porro, giornalista del Giornale della famiglia Berlusconi, deve sapere (e se non lo sa glielo diciamo) che il più delle volte, ovvero sempre, anche il linguaggio dei mafiosi è intriso di sorrisi. Infine forse sono in pochi a non avere capito che il Giornale dell'ex direttore (ora editoriale) Feltri, non è un vero giornale (anche se, ironicamente, questo c'è scritto in prima pagina), ma un vero e proprio strumento di potere della famiglia a cui appartiene.

Nessun commento:

Posta un commento