lunedì 30 agosto 2010

Stoccolma: una città da visitare

Stoccolma è la "Venezia del Nord"? No, anche se vanta numerosi corsi d'acqua, fra una strada e l'altra. A Stoccolma mancano i palazzi patrizi e, quasi sempre, le case sono troppe lontane dai canali per potervisi rispecchiare. Mancano soprattutto le gondole, che a Venezia sono qualcosa di indispensabile nel paesaggio. Manca l'allegria dei veneziani e il loro modo di vivere la vita. Ma ciò che differenzia in maniera netta le due città è che Venezia cammina nel passato, offre tradizioni; Stoccolma vive proiettata nel futuro, offre innovazioni. Entrambe sono bellissime d'estate e d'inverno, anche se in modo diverso. A Stoccolma gli abitanti danno subito del tu, non per simpatia, ma perchè tutti danno del tu a tutti. Durante i mesi estivi, nelle lunghe serate di luce, si balla e si svolgono ovunque concerti all'aperto. Le domeniche sere si tengono spettacoli di cabaret nei numerosi teatri cittadini. A Stoccolma, come in tutta la Svezia, gli abitanti non rinunciano a bere ma meno di quanto si possa credere. Visite consigliate: sicuramente i musei che sono tantissimi.

domenica 29 agosto 2010

Sulla pelle degli anziani

Alcuni episodi accaduti in un recente passato, che hanno portato alla chiusura di alcune case di riposo per anziani, mi spingono a fare delle riflessioni. Chi fa questo genere di lavoro, dal titolare agli operatori, non sempre ha titoli sufficienti per gestire e lavorare in tale settore. Spesso si tratta di "avventurieri" attrati da facili guadagni. Chi decide di dedicare la propria vita lavorativa al servizio degli anziani dovrebbe conoscere i comportamenti da tenere nei confronti degli anziani stessi. Ovviamente non voglio fare la morale a nessuno, nè penso di fare di tutta l'erba un fascio. C'è chi lavora quotidianamente con lo spirito giusto, assistendo giorno dopo giorno, talvolta anche per anni o decenni, persone in difficoltà come gli anziani non autosufficienti, gli anziani con problematiche di natura psichiatrica, prendendosi cura di loro con amore.
Chiunque si sia trovato in una condizione di fragilità, anche temporanea, ha ben presente l'importanza di essere accudito con professionalità fin dalle prestazioni basilari, considerate elementari e quindi spesso date per scontate, talvolta perfino sottovalutate. Per tutto questo, insieme al desiderio di prendersi cura dell'anziano, sono indispensabili competenza e professionalità. Senza queste caratteristiche il lavoro con gli anziani è solo "business" sulla loro pelle.

giovedì 26 agosto 2010

Antonella Clerici: grazie di esistere

La Clerici vale 1,8 milioni l'anno. Dovremmo scandalizzarci per questa notizia? NO, di certo! Alla RAI ci sono personaggi (ad esempio Simona Ventura) che guadagnano un oceano di euro, così pure in Mediaset (vedi alla voce Bonolis). I fessi siamo noi che crediamo ancora nei personaggi che fanno televisione. Allora o si accetta senza lamentarsi dei soldi che questi signori fanno entrare nelle loro tasche, oppure si faccia come ha dichiarato un signore di quasi 60 anni (e non chiamatelo vecchio perchè si potrebbe anche offendere) che da oltre dieci anni non guarda più la televisione e così, oltre a risparmiare i soldi per il pagamento del canone televisivo, ha scoperto la passione per la buona lettura ma, soprattutto, ha riscoperto interessi affettivi e non che erano stati messi in soffitta (per la serie "Come eravamo").

mercoledì 25 agosto 2010

Le News della salute

IPERTESI GIA' A 16 ANNI (fonte: Il Messaggero, 19/5/2009)
Nel nostro paese ci sono 15 milioni di ipertesi. Che cosa è l'ipertensione? E' la pressione esercitata dal sangue, pompato con eccessiva forza nel cuore, sulla parete delle arterie che distribuiscono il sangue nell'organismo. Può essere pericolosa, perchè il cuore deve sostenere uno sforzo superiore alla normalità che, se prolungato, può portare ad un ingrossamento del cuore stesso. Quello che comunque sta cominciando a preoccupare è che, a causa della cattiva alimentazione (ad esempio l'abuso del sale nei cibi), della carenza di esercizio fisico, del peso eccessivo (obesità), del fumo delle sigarette (anche quello passivo), l'ipertensione colpisce sempre di più anche gli adolescenti. I rischi? Ictus ed infarto, che un tempo erano patologie proprie della terza età, oggi sono in notevole aumento anche tra i giovani.

IL COMPUTER FA MALE AL COLLO (fonte: Libero, 19/2/2009)
Una ricerca condotta da un'equipe di studiosi della Stellenbosch University ha stabilito che lavorare per un periodo di tempo prolungato al computer può essere causa di dolore, talora anche grave, al collo. Quali rimedi adottare? Prima cosa assumere una postura corretta, poi lavorare stando seduti su una sedia ergonomica e, quando possibile, fare pause frequenti alternate a movimenti fisici delle braccie e delle gambe. Sicuramente non risolveremo in maniera definitiva il problema, ma state pur certi che non vi lamenterete più come prima.

giovedì 19 agosto 2010

Il suicidio di un anziano

Disperato per la perdita della moglie, dopo tre mesi l'anziano marito si è ucciso sulla sua tomba sparandosi un colpo alla testa. Il fatto è accaduto in pieno ferragosto a Bolzano, ma poteva succedere ovunque, quando le città sono deserte e non c'è in giro neanche un cane che possa in qualche modo alleviare il tuo dolore. La domanda da porsi è il perchè accadono questi fatti così tragici. L'ipotesi più accreditata è che l'uomo sia stato spinto al gesto disperato dal dolore per la perdita della moglie. Ovviamente si tratta solo di ipotesi: l'evento per la sua tragicità avrebbe meritato una riflessione più approfondita. Ma si sa che l'estate è il periodo delle vacanze e non c'è alcuno che abbia voglia di stare a riflettere sul suicidio di un anziano. La mia opinione è che si tratti di una storia triste con venature di romanticismo: insomma una storia di altri tempi, quando morire sulla tomba della propria amata era considerato un gesto eroico. Nessuno però osi dire che è stato il gesto di un folle: l'uomo ha fatto quello che in quel momento il suo cuore gli ha comandato. Lasciamoli riposare in pace.

martedì 17 agosto 2010

Un libro da leggere per capire il perchè delle coincidenze

NULLA SUCCEDE PER CASO di R. H. Hopcke (Mondadori, 2009).
La lettura di questo libro potrà essere utile per ritrovare la forza di reagire a tutti coloro che sono di umore nero, a quanti pensano che tutto vada sempre storto nella loro vita, che non ci sia più nulla che possa cambiare il loro modo di vivere. Nella vita di ognuno di noi ci sono momenti in cui una serie di eventi significativi e concatenati ci possono portare ad avere dei dubbi e a far vacillare la nostra razionalità. Hopcke, attraverso i racconti di eventi realmente accaduti, illustra in modo approfondito e con un'ottica originale il senso e l'universo delle coincidenze nella vita. Seguendo un'ottica di lettura Junghiana, lo psicoanalista americano mette in luce come le coincidenze (quelle che Jung definiva "eventi sincronistici"), che spesso ci accadono nella vita, non siano dovute a mera fatalità o a puro caso, ma dipendano invece da un inconscio collettivo, che tutti gli uomini condividono e che fa sì che le persone possano entrare in sintonia al momento giusto con l'individuo giusto.
Questo accade non soltanto in positivo, quando ci sentiamo più legati agli altri, ma anche quando vorremmo per vari motivi allentare il legame con altri, emergono eventi in grado di ricordarci i legami che ci uniscono agli altri.
Il significato e la struttura, che gli eventi possiedono, fanno sì che si possa instaurare un 'evento sincronistico': da un semplice incontro casuale nasce così un evento significativo che possiede una così forte carica emotiva da indicarci la strada o di aprirci nuove prospettive di vita.
Per Jung i simboli hanno un forte potere nella vita dell'uomo, e tra di essi un archetipo è sicuarmente l'Amore che, come tutti possiamo ben immaginare, è altamente esplicativo di come semplici coincidenze possano mutare il corso della nostra vita o cambiarne la direzione, quella a noi più giusta.
Robert Hopcke, psicoanalista di formazione junghiana, ha tenuto vari corsi e seminari in diverse città degli Stati Uniti. Vive e lavora a Berkeley in California.

Libri da leggere sotto l'ombrellone

Quando hai fretta cammina lentamente di Easwaran Eknath, 1999, (TEA Ed.)
Il mondo odierno, non lo scopro io, è pieno di volgarità. L’automobilista dietro che ti rompe i timpani e ti minaccia per passarti avanti, il ragazzino che approfitta dei tuoi capelli bianchi per superarti sulla scala mobile, la ragazzina che spinge per passare avanti senza chiederti scusa, il ‘manager’ che mangia al ristorante mentre sta attaccato al telefono, il pensionato che cambia continuamente canale passando dalla rai a mediaset e viceversa, il nevrotico che ti parla sputandoti in faccia, l’amico che, dopo aver gettato lo sguardo all'orologio, senza preavviso ti saluta perché ha cose più importanti da svolgere. Insomma l’elenco è così lungo che potrebbe continuare all’infinito. Se dovessi rispondere alla domanda: quale sia quella caratteristica che – peggio che mettersi le dita nel naso quando si è seduti a tavola – finisce per qualificare o forse sarebbe meglio dire ‘squalificare’ irrimediabilmente l’essere umano, risponderei senza ombra di dubbio che il massimo segno della volgarità oggi è la fretta. Sono solo due le possibili spiegazioni della fretta: o c’è qualcosa o qualcuno che ti insegue, o viceversa se tu che stai inseguendo qualcosa o qualcuno. Sia nell’uno che nell’altro caso vuol dire che hai qualcuno che ti comanda, in altre parole non sei tu il padrone del tuo tempo. Oggi la vera ricchezza è il tempo. Non i soldi, che vanno e vengono, ma il tempo, che va e non torna indietro. Quando ero ragazzino (diciamo grosso modo nei favolosi anni ’60), il momento più bello della giornata di un individuo era quello di farsi la barba ogni mattina dal barbiere o la sera giocare a carte con gli amici. Altro che rasoio elettrico attaccato ovunque, o il televisore acceso 24 ore al giorno. Chi corre non vuole vivere. Chi vuole vivere non deve correre. La fretta di vivere non è in realtà altro che fretta di morire.

lunedì 16 agosto 2010

Attualità del pensiero di Dante Alighieri

Leggendo il canto VI del Purgatorio, ci si accorge come sia attuale ancora oggi il pensiero politico di Dante Alighieri:
(...)
"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello! (vv.76-78)
(...)
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode". (vv.85-87)

Povera Italia, schiava di tiranni, un paese ormai diventato sede di dolore e luogo di corruzione, una nave senza guida in un mare sempre più burrascoso: tutto questo come conseguenza dell'inosservanza delle leggi (tutti fregano tutti), che sono il cardine della libera e bene ordinata convivenza umana.
Dalle città l'invettiva di Dante si estende all'intera penisola: alle regioni bagnate dal mare, ma anche alle parti continentali. Quando manca la guida sicura, non è possibile avere la pace, che è sempre la conseguenza delle buone leggi e dell'amministrazione della giustizia.

Libri da leggere sotto l'ombrellone

L'ultimo viaggio di Sindbad (Einaudi, 2003, Torino) di Erri De Luca è il libro da leggere che consiglio a chi è ancora sotto l'ombrellone a godersi le vacanze di una estate che lentamente "sta finendo" (così cantavano i Righiera). Il protagonista della storia è Sindbad, "marinaio da che mondo è mondo", capitano di un vecchia carretta del mare nelle cui stive c'è un carico di uomini, donne e bambini che hanno come meta le coste italiane o se volete il sogno della libertà. Sindbad (il nome del capitano è quello del fantastico marinaio de "Le Mille e una notte") sa di essere al suo ultimo viaggio, perchè la sua barca ormai a pezzi non potrà sopportare il viaggio di ritorno. Un storia di altri tempi, vecchia come i personaggi che la interpretano, che l'autore riesce a calare nelle vicende dei giorni nostri.

venerdì 13 agosto 2010

Un libro da leggere per conoscere l'Islam

Straniero alla mia storia. Viaggio di un figlio nelle terre dell'Islam di Taseer Aatish - Einaudi editore.
Il protagonosta di questa storia-indagine autobiografica è un giovane e brillante reporter anglo-indiano (lo stesso autore) che inizia un viaggio nel mondo dell'Islam, alla ricerca della propria identità e per dare delle risposte ai quesiti che lo hanno assillato fin da quando era bambino. Una storia commovente, scritta come un romanzo, che consente a chi la legge di farsi un'idea sulla complessità e sui tormenti di un mondo che avanza.

mercoledì 11 agosto 2010

Notizie e news del 11 agosto 2010

IL RITORNO DI MEROLA
In RAI esiste una commissione di vigilanza sui programmi. Perchè dovremmo continuare a pagare il canone Rai, quando la Rai dà da mangiare a personaggi improponibili come il signor Merola, che si definisce "fratello maggiore" di uno che non si è ancora capito se è carne o pesce? Non farebbe meglio il signor Merola a trovarsi un lavoro che sia pari al suo livello culturale?
BOSSI: ELEZIONI SUBITO
Il senatur, accompagnato dal figlio Renzo, ha assistito alla selezione di miss padania (?) ad Alassio in Liguria. Intervistato dai giornalisti ha detto che bisogna andare alle elezioni "perchè siamo in una palude" e corriamo il rischio di affogare. Poi ha anche detto che se lui fosse stato al posto di Berlusconi, avrebbe buttato Fini fuori dal PDL subito. Perchè voltare le spalle a Berlusconi per pugnalarlo alla schiena? Se non ricordo male non fu proprio Bossi a far cadere il precedente governo Berlusconi? O forse sbaglio? No, non sbaglio, Bossi ha già dato una pugnalata alla schiena di Berlusconi.
GIANCARLO TULLIANI
Non c'è alcun dubbio che Giancarlo Tulliani, fratello della compagna del Presidente della Camera Fini, sia di prepotenza entrato nel mondo del gossip e che ricorderà l'estate del 2010 come la più "calda" della sua vita.

martedì 10 agosto 2010

i ragazzi morti alla love parade

Il vescovo di Salisburgo Andreas Laun ha criticato la love parade svolta qualche tempo addietro a Duisburg, durante la quale 21 giovani sono morti e circa 500 sono rimasti feriti. La love parade viene definita dal vescovo "una ribellione contro Dio" e "un invito al peccato". Il vescovo, pur non giudicando i giovani a partecipare a questi eventi, ha affermato che Dio ha il diritto di punire chi frequenta questi posti. Spero tanto che in cielo ci sia un Dio che possa punire anche certi vescovi sapientoni che parlano senza sapere cosa stanno dicendo.

lunedì 9 agosto 2010

L'Italia è un paese che fa schifo?

L'Italia non fa schifo e non è (come dicono tanti, forse anche troppi) un paese di m... Sono certi personaggi della politica che fanno schifo: sono quelli che sputano sulla nostra bandiera, quello che saluta sempre col dito medio alzato, quelli che vogliono dividere il paese tra nord e sud. E c'è pure chi (ministro Gelmini, ma chi le suggerisce certe stronzate?) vuole dare una laurea honoris causa al ministro italiano (?) Bossi, che in tutta la sua vita avrà letto due o forse tre libri. E dei tanti giovani che si sacrificano a studiare per conseguire una laurea e dei loro genitori che si spaccano il c... per portarli avanti. Di questi che ne facciamo? Questa è la vera Italia. Non quella che sistema i figli come portaborse a Strasburgo o alla provincia di Milano a 12 mila euro mensili (vero, ministro Bossi?).

Gustave Flaubert e gli aforismi celebri

Gustave Flaubert è stato uno dei più grandi scrittori francesi dell'Ottocento.
Riporto a seguire alcuni dei suoi più celebri aforismi.
Primo
Tre cose occorrono per essere felici:
1) essere imbecille;
2) essere egoista;
3) possedere una buona salute.
se, però, perdete la prima, avete perduto tutto.

Secondo:
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.

Terzo:
Ottimista è chi dice: "Domani è domenica"; pessimista è chi dice: "Dopodomani è lunedì".

Laurea "honoris causa" al ministro Bossi

Ho avuto la fortuna di nascere nel profondo Sud, nella città (Siracusa) che fu anticamente la più grande e la più forte, dal punto di vista militare, della Magna Grecia. I miei genitori mi hanno educato all'onestà più assoluta, mi hanno mandato a scuola dove professori esigentissimi mi hanno insegnato a leggere e a scrivere, mi hanno in un certo senso "obbligato" a conoscere gli affluenti del Po (cosa può importare ad un meridionale?), di destra e di sinistra, e se ne sbagliavo anche solo uno, erano ca... amari: il mio professore ("meridionale") di geografia ne esigeva la conoscenza (a proposito, Renzino Bossi quanti affluenti del Po, di destra e di sinistra, conosce?). Dopo anni di sacrifici e di studi ho conseguito la laurea, una laurea vera e non certo honoris causa, come quella che è stata data a Valentino Rossi (che qualcuno con coraggio chiama "il dottore")e che adesso vogliono assegnare anche al ministro Bossi. E' mai possibile che la laurea in Scienze della Comunicazione venga assegnata con una facilità così sbalorditiva a persone che con molta probabilità non hanno mai toccato un libro nella loro vita? Persone che non hanno mai fatto alcun tipo di sacrificio per poterla conseguire. Una vera vergogna, ministro Gelmini, e sinceramente non capisco (o meglio faccio finta di non capire) chi possa averLe suggerito una "minchiata" così immensa. Mi auguro che questo non succeda, ma se dovesse mi farò promotore di un comitato del "NO" alla laurea al ministro Bossi (per Valentino Rossi, purtroppo, la "minchiata" è stata fatta).

domenica 1 agosto 2010

Libri da leggere Il sogno di un uomo ridicolo

Quest'estate, tra i libri da leggere, in spiaggia o in piscina, e perchè no, anche a casa, consiglio "Il sogno di un uomo ridicolo" di Dostoevskij. Il protagonista, all'età di 46 anni,in un momento difficile della sua vita, ha un sogno (potevo non parlare di sogni?) quasi simile ad una visione notturna, che lo sottrarrà alla sua idea suicida poichè, in un viaggio onirico, accompagnato da un essere misterioso (un angelo) si ritroverà in una nuova terra di pace, una sorta di Eden, dove gli uomini vivono appagati e senza desideri e ciò permette a lui di provare nostalgia per la sua umanità sanguinolenta e bramosa di conoscenza a cui, prima di decidere di morire, era indifferente.