domenica 29 agosto 2010

Sulla pelle degli anziani

Alcuni episodi accaduti in un recente passato, che hanno portato alla chiusura di alcune case di riposo per anziani, mi spingono a fare delle riflessioni. Chi fa questo genere di lavoro, dal titolare agli operatori, non sempre ha titoli sufficienti per gestire e lavorare in tale settore. Spesso si tratta di "avventurieri" attrati da facili guadagni. Chi decide di dedicare la propria vita lavorativa al servizio degli anziani dovrebbe conoscere i comportamenti da tenere nei confronti degli anziani stessi. Ovviamente non voglio fare la morale a nessuno, nè penso di fare di tutta l'erba un fascio. C'è chi lavora quotidianamente con lo spirito giusto, assistendo giorno dopo giorno, talvolta anche per anni o decenni, persone in difficoltà come gli anziani non autosufficienti, gli anziani con problematiche di natura psichiatrica, prendendosi cura di loro con amore.
Chiunque si sia trovato in una condizione di fragilità, anche temporanea, ha ben presente l'importanza di essere accudito con professionalità fin dalle prestazioni basilari, considerate elementari e quindi spesso date per scontate, talvolta perfino sottovalutate. Per tutto questo, insieme al desiderio di prendersi cura dell'anziano, sono indispensabili competenza e professionalità. Senza queste caratteristiche il lavoro con gli anziani è solo "business" sulla loro pelle.

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